Appuntamento domani per un Consiglio comunale urgente sul ponte di ferro a rischio crollo e soprattutto per il corteo che partirà dal municipio di Villaputzu per chiedere immediatamente una viabilità alternativa.

Il paese rischia di restare tagliato fuori per 540 giorni, il tempo necessario per i lavori di ristrutturazione della struttura, che dovrebbero cominciare proprio domani, affidati ad una impresa di Agrigento. L’ultima automobile sul ponte che collega Muravera a Villaputzu è transitata alle 11 e 20 minuti di venerdì 8 dicembre. Subito dopo gli operai delle Proservice hanno eseguito l’ordinanza della Provincia del Sud Sardegna e chiuso tutto. 

L’unica alternativa è un giro di 18 chilometri lungo la nuova 125: ossia 40 minuti per andare e tornare anziché 5.

«Andremo per vie legali – ha detto giorni fa il sindaco di Villaputzu Sandro Porcu - dove ci sarà da impugnare, lo faremo; dove ci sarà da fare ricorso lo presenteremo e denunceremo i responsabili. Il danno che si sta arrecando non lo si sta facendo solo a Villaputzu ma a tutta la comunità del Sarrabus: imprenditori, studenti, insegnanti, malati, commercianti, famiglie, volontari, a tutta la popolazione».

Anche gli studenti sono invitati a partecipare alla manifestazione: la loro assenza sarà giustificata. Lo ha scritto in una circolare il dirigente dell’istituto di istruzione secondaria superiore Einaudi-Bruno di Muravera, Mario Secchi. Il preside ha deciso di appoggiare la protesta indetta dal sindaco Sandro Porcu.

(Unioneonline)

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