Brutte notizie per gli agricoltori della Trexenta.

Il comparto agricolo dell’ex granaio di Roma (anche se ormai sono lontani i tempi in cui nella zona si produceva una fetta importante del grano duro esportato nella Penisola) sta vivendo un periodo di netto declino, le cui conseguenze di natura economica e sociale sono evidenti tanto da rendere sempre più drammatico il fenomeno dello spopolamento. 

Le difficoltà del settore si sono ancora più accentuate con la crisi dei Consorzi agrari i quali, con l'avvento del mercato libero, hanno perso quel ruolo strategico di “principale garante” dei coltivatori. Ad accendere i riflettori sulla delicata questione è il coordinatore dei Riformatori Sardi della Trexenta Giantonio Orrù che, anche in virtù della sua esperienza di alcuni anni fa come assessore all'Agricoltura del Comune di Guasila, lamenta «un certo disinteresse da parte delle amministrazioni locali, le quali, spesso e volentieri non prevedono l'assessore di riferimento nelle rispettive Giunte». 

Numerosi agricoltori nel territorio protestano per la mancanza delle sementi cartellinate (i prodotti sementieri possono essere immessi al commercio solo se muniti del cartellino del produttore) da utilizzare obbligatoriamente nella semina per ottenere il riconoscimento nelle filiere certificate previsto dalla nuova Politica agricola comunitaria (Pac).

«Occorre più concertazione tra tutte le parti – dichiara Orrù – e per questo auspico la convocazione di un tavolo tecnico al fine di creare le condizioni per affrontare e migliorare un comparto agricolo sempre più determinante per le sorti delle nostre future generazioni, preparate e particolarmente interessate alla promozione di un prodotto competitivo per le lavorazioni di nicchia».

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