Non ci sono fisiatri disponibili, niente visita a domicilio. E per una donna di 94 anni di Isili, reduce da una sindrome da allettamento dopo un ricovero ospedaliero di 15 giorni, è necessario affrontare un viaggio-calvario fino a Orroli.  A raccontare la vicenda è il figlio, Peppino Boi, che affida il suo sfogo ai social. 

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«Avevo inoltrato la richiesta di visita fisiatriatrica a domicilio per mia mamma»,  racconta Boi su Facebook, «ci è stato risposto che non era possibile per via dell’assenza di fisiatri. Non abbiamo avuto altra possibilità che prenotare in un altra struttura». 

Ma, comunque, «siamo stati fortunati: c’era posto nel poliambulatorio di Orroli il 31 agosto. Al rientro a casa  mia madre era distrutta». 

 Lo dice con rammarico Peppino Boi, dopo che si è reso necessario lo spostamento in ambulanza, con tutte le difficoltà del caso.

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Dall’utilizzo della barella cucchiaio (gestita con professionalità dai volontari della Croce verde di Isili), passando per due rampe di scale, fino al viaggio da casa a Orroli. E ritorno. Non il massimo per una donna di quasi 95 primavere, sfiancata da due settimane di ricovero. 

Nel frattempo il racconto ha suscitato scalpore sui social, accompagnato da decine di commenti di solidarietà verso l’anziana. Non manca l’appello finale del figlio, Peppino: «Attenzione. Non ammalatevi. A questo punto non sapreste a cosa andate incontro». 

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