Muravera, sos ospedale. Il sindaco: "Basta con le operazioni di declassamento"
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Un ospedale, il San Marcellino di Muravera, in via di ridimensionamento. Ora si teme addirittura il declassamento del reparto di chirurgia che rischia di essere ridotto a day hospital.
Il piano del manager della sanità in Sardegna Moirano sta suscitando proteste nel Sarrabus con la maggioranza consiliare di Muravera pronta a ricorrere al Tar.
"Per un'area isolata come la nostra - dice il sindaco Marco Falchi - il ridimensionamento dell'ospedale sarebbe una mazzata. Il bacino di utenza è enorme senza considerare che, in estate, con la stagione turistica, l'utenza si moltiplica. I programmi di Moirano,insomma ci preoccupano. Qui stanno suscitando allarme e proteste".
In un comunicato i consiglieri di maggioranza scrivono che "il manager della ATS annuncia la riorganizzazione del sistema sanitario regionale. Lui parla di scelte indispensabili, di addio alle strutture non sostenibili economicamente, indipendentemente dalla viabilità e dall'orografia del territorio.
L'obiettivo dell'ATS, secondo Moirano, "è la sicurezza della cura di tutti gli utenti sardi". Sono parole che in buona sostanza, a nostro parere - aggiungono i consiglieri nel loro comunicato - "preannunciano la chiusura dell'ospedale San Marcellino di Muravera. Quello che non comprendiamo è come si possa garantire la 'sicurezza della cura' per i cittadini del Sarrabus e Gerrei con una struttura che oggi di ospedale ha ben poco: una scatola vuota".
E si ricorda pure che "l'emendamento consegnato alla Commissione sanità della Regione Sardegna chiedeva per il Sarrabus-Gerrei la stessa deroga concessa alle aree dell'Ogliastra e di Alghero, le quali pur avendo un bacino di utenza inferiore a 80mila abitanti, sono rimaste sede di presidi ospedalieri di base.
Tali deroghe, previste dalla normativa, sono motivate dall'isolamento geografico (Ogliastra) e dalla considerevole affluenza turistica nel periodo estivo (Alghero). Perché non concedere tale deroga al Sarrabus Gerrei, un'area geograficamente isolata e notoriamente caratterizzata da una considerevole affluenza turistica nel periodo estivo? Ribadiamo con forza la nostra richiesta: il Sarrabus Gerrrei deve essere individuato, al pari dell'Ogliastra e di Alghero, come area sede di presidio ospedaliero di base. Pretendiamo la stessa considerazione che hanno, giustamente, ottenuto altre realtà isolane".
L'emendamento consegnato alla Commissione Sanità della Regione Sardegna evidenziava che nei mesi estivi l'area sud-orientale sarda è palesemente interessata dai più importanti flussi turistici (circa 80mila presenze giornaliere nella stagione estiva), con conseguente notevole aumento del numero di accessi ospedalieri.
L'area del Sarrabus Gerrei, inoltre, non è concentrata in un grosso agglomerato, ma distribuita in 17 Comuni, ubicati in un territorio quasi interamente montano, in cui la mobilità è resa molto difficile per le condizioni precarie della viabilità ordinaria.
I tempi di percorrenza da Muravera al pronto soccorso più vicino superano i 60 minuti e nei periodi estivi, durante i quali la strada statale 125 e le vie d'accesso alla città sono congestionate per il traffico verso le località turistiche, superano abbondantemente i 90 minuti.
Ancora più lunghi sono i tempi di percorrenza partendo dai paesi del Gerrei su strade inadeguate e tortuose.
"A ciò si aggiunga la vergogna della Statale 554 che attualmente impone ai mezzi di soccorso di affrontare veri e propri viaggi della speranza. L'elisoccorso, inoltre, non può rappresentare una soluzione per il trasferimento dei pazienti in emergenza-urgenza: sarebbe un servizio troppo condizionato dalle variabili atmosferiche, in aree spesso sotto allerta meteo per il forte vento, e ancor più limitato, se non precluso, in orari notturni. Nel nostro emendamento abbiamo chiesto solo una cosa: un presidio ospedaliero di base indispensabile per la sopravvivenza del Sarrabus Gerrei. A questo grido di aiuto nessuno ha risposto. Intanto, silenziosamente, il declassamento del nostro ospedale procede. In questo periodo - aggiunge la maggioranza consiliare - abbiamo osservato un lento ma inesorabile impoverimento dei servizi. Il presidio è costretto a restare per diverse ore senza un servizio di anestesia. Il personale del servizio di Ortopedia è stato drasticamente ridotto. Quanto sta accadendo purtroppo è un film già visto: pezzo per pezzo stanno smantellando il nostro ospedale. Chiediamo urgentemente la ridiscussione dei programmi della rete ospedaliera della Sardegna e il potenziamento di tutti i servizi sanitari presenti nel San Marcellino di Muravera. Siamo di nuovo pronti a una grande mobilitazione. Costituiremo una class action per un ricorso al Tar contro il nuovo programma della rete ospedaliera della Sardegna al fine di garantire e tutelare il diritto alla salute come sancito dalla nostra costituzione. Il San Marcellino non si tocca".