Migranti in fuga, balletto dei numeri, protesta pacifica, danneggiamento dell'infermeria, furto di medicinali, due feriti: la situazione nel centro migranti di Monastir è sempre più difficile.

Secondo le ultime informazioni ufficiali, dopo la denuncia di alcuni sindacati di Polizia, i migranti che si sono allontanati negli ultimi giorni dalla struttura, pur essendo in quarantena obbligatoria, sarebbero sette: tre rintracciati durante la notte nella zona di Sant'Avendrace, altri due lungo la statale 131 nelle vicinanze dell'aeroporto di Elmas. Altri due sono ancora in giro.

Il dato deve essere ancora confermato perché la conta all'interno del centro migranti non è semplice: gli ospiti sono molti, suddivisi in una zona "positivi" al Covid e in una per i negativi. A lanciare l'allarme sono stati i sindacati di Polizia che parlavano di dodici fuggiti, e che sarebbero potuti anche essere positivi. Ipotesi esclusa dalla Questura.

Durante la notte inoltre il locale infermeria è stato danneggiato e sono stati rubati diversi medicinali. Su questo episodio sono in corso gli accertamenti.

Nel centro, controllato dai poliziotti e dai militari con i blindati, in mattinata è iniziata una forma di protesta: alcuni migranti sono saliti sul tetto della struttura. Attorno un continuo movimento di pattuglie della Polizia stradale. Durante la fuga invece due giovani si sono fatti male e sono stati soccorsi dal personale del 118.

Per il Siulp, sindacato di Polizia, si è davanti a un problema enorme: "Non si tratta di essere ripetitivi, ma attenti alla tutela dei poliziotti e dei cittadini sulla gestione della sicurezza e del grave pericolo di diffusione del coronavirus. Quanto accaduto stanotte è avvenuto sotto gli occhi impotenti di chi gestisce l'ordine e la sicurezza pubblica", evidenziano i segretari Salvatore Deidda e Antonello Pirisi. "Se dovessero esserci dei positivi in fuga andrebbero arrestati". Il Siulp rilancia la proposta "di una nave quarantena per i migranti".

"Purtroppo si deve parlare di vero e proprio focolaio Covid all'interno della struttura di Monastir, infatti, I positivi continuano a salire a causa della totale promiscuità dovuta al sovraffollamento della struttura", denuncia il Segretario provinciale Siap Mauro Aresu. Da circa un mese abbiamo chiesto l'utilizzo di una nave quarantena per la Sardegna ma tutto tace".

"Quanto accaduto è il risultato di ciò che denunciamo da mesi. Il rischio per i poliziotti e per la cittadinanza è altissimo posto che ci potrebbero essere dei positivi Covid che girano indisturbati per le strade", sottolinea Luca Agati segretario del Sap.
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