Dopo le prime notizie e dettagli sul percorso della metropolitana leggera di superficie che collegherà Cagliari a Sestu, si è tenuta oggi una conferenza stampa nella sala consiliare del comune di Sestu. Un modo per fare il punto sui dettagli del percorso, ma anche per raccontare i piani per il futuro.

«Un’opera molto importante, attorno a Sestu gravitano tante realtà su cui andrà ad influire; contribuirà a ridurre il traffico, avrà evidenti ricadute sul piano ambientale e sociale», spiega il consigliere regionale per i Riformatori Michele Cossa, tra i maggiori organizzatori.

Come ha spiegato Carlo Poledrini, direttore centrale dell’ARST, il percorso riguarda quasi cinque chilometri di linea, dal Policlinico di Monserrato a Sestu, con una fermata nell’area Ateneo, e il capolinea in corso d’Italia, nel pieno centro del paese. A effettuare il servizio sulla linea a doppio binario saranno quattro nuovi tram bidirezionali e climatizzati. La frequenza? «Venti minuti, in linea di massima, che possiamo ridurre anche a quindici», garantisce Poledrini.

«Noi non ci fermiamo», spiega la sindaca Paola Secci, «nei prossimi quindici o vent’anni vogliamo far arrivare la metro al centro commerciale davanti alla 131» – in altre parole la Corte del Sole – «e poi lavorando con gli altri Comuni, arriverà ad a Assemini, all’aeroporto di Elmas. Per l’estate sarà pronto anche un parcheggio di scambio realizzato con risorse comunali fra il corso Italia e via Dante. Inoltre, lavorando con la città metropolitana, siamo riusciti a intercettare sette milioni di euro per migliorare il nostro tratto della nuova 131».

Per il sindaco della città metropolitana di Cagliari Paolo Truzzu, «questo è un esempio di buona politica perché tutte le amministrazioni hanno saputo dialogare». Mentre secondo l'assessore regionale ai Trasporti, Antonio Moro, la metro di superficie «restituisce ai cittadini il territorio e questo è un atto di giustizia sociale».

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