L’ultimo appello del Comune di Quartu Sant’Elena - l’ennesimo da quando è stato affidato il nuovo appalto del servizio mensa nelle scuole - è di qualche giorno fa: “Si invitano i cittadini interessati a provvedere rapidamente alla regolarizzazione della propria posizione debitoria, poiché l'iscrizione al saldo negativo dei pagamenti comporterà l'immediato blocco all'accesso del servizio da parte dalla banca dati del gestore”. E così è stato per decine di studenti quartesi che da lunedì sono rimasti senza pranzo.

“Così si rischia di creare discriminazioni fra i bambini”, la denuncia dei Cobas. “Decisione inevitabile, dispiace per il disagio ma i genitori devono pagare”, la risposta del gruppo di imprese che gestisce in concessione il servizio di ristorazione nelle scuole quartesi, Compass e Catering più.

I solleciti rivolti ai genitori sono all’ordine del giorno da settimane. E dopo un iniziale intoppo tecnico nel sistema di pagamento online per la mensa scolastica, i genitori hanno iniziato a registrarsi nel nuovo sistema e a pagare la quota mensile. Ma non tutti, tanto che sino a qualche giorno fa i genitori morosi erano quasi 500 - su quasi 2mila studenti che usufruiscono della mensa - 251 sino ad oggi. Una situazione che ha innescato i primi effetti da lunedì, con decine di bambini senza pasto, ritirati dai genitori al momento del pranzo.

Il Comune - che non ha più la gestione diretta del servizio mensa - sta monitorando la situazione, e per domani il sindaco Graziano Milia ha convocato una riunione per avere un quadro aggiornato della situazione e valutare il da farsi.

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