Una mega rissa si è verificata all’interno della casa circondariale di Uta. Ad affrontarsi due fazioni contrapposte formate da algerini e italiani.

«Dalle primissime e frammentarie notizie che pervengono – spiega Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia penitenziaria -, sembrerebbe che i pochissimi agenti di servizio sarebbero stati circondati e costretti a riparare all’interno di box. In questi minuti stanno accorrendo altri appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria liberi dal servizio e appositamente richiamati per cercare di ripristinare l’ordine e la sicurezza».

De Fazio aggiunge: «Non solo le aggressioni al personale, ma ormai anche le risse e quelli che potrebbero configurarsi come veri e propri sequestri sono all’ordine del giorno nelle carceri, in una situazione gestionale e operativa che va sempre ulteriormente deteriorandosi, al di là delle promesse e della narrazione governativa. Nonostante le dichiarazioni d’intenti, spesso condivisibili e persino apprezzabili, dell’Esecutivo, soprattutto per bocca del Sottosegretario al Ministero della Giustizia, con specifica delega, Andrea Delmastro delle Vedove, non si intravedono risultati concreti e temiamo un’estate rovente non solo sotto l’aspetto climatico».

Data «l’assoluta assenza sulle tematiche penitenziarie del Guardasigilli, Carlo Nordio, invochiamo l’interessamento diretto del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, affinché si prenda atto dell’emergenza e si vari un decreto carceri per affrontarla attraverso immediate assunzioni straordinarie, alla Polizia penitenziaria mancano 18mila unità, dotazione di equipaggiamenti e revisione del modello custodiale. Parallelamente, inoltre, il Parlamento dovrebbe approvare una legge delega per la reingegnerizzazione dell’apparato carcerario e la riorganizzazione del Corpo di polizia penitenziaria», conclude De Fazio.

(Unioneonline/s.s.)

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