A Senorbì chi non ha i soldi per pagare le tasse potrà sdebitarsi lavorando gratis per il Comune.

La giunta comunale, convocata dal sindaco Adalberto Sanna, ha approvato i criteri per la realizzazione del baratto amministrativo: la delibera è passata con i voti degli assessori Marcello Lai, Carla Usai e Omar Contu.

I cittadini potranno partecipare alla cura e alla gestione del bene pubblico svolgendo lavori che riguardano la pulizia, la manutenzione, l'abbellimento di aree verdi, piazze, impianti sportivi e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano.

Il regolamento è stato approvato all'unanimità in consiglio comunale, a dimostrazione del fatto che sulle politiche sociali spesso maggioranza e opposizione riescono a mettere da parte le divergenze pur di venire incontro alle esigenze dei cittadini più indifesi.

"Riteniamo sia un'ottima iniziativa, peccato che si è passati alla fase esecutiva con troppo ritardo", dice Luigi Conti (Pd), esponente della minoranza.

È stato il Comune di Barrali, su proposta del sindaco Fausto Piga, il primo in Trexenta a credere nella singolare forma di collaborazione introdotta dal decreto "Sblocca Italia" del governo Renzi.
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