"Il problema è il piano di emergenza interno alla raffineria, quello che prevede gli sversamenti a mare autorizzati dalla Prefettura, un piano che noi abbiamo già contestato, in particolare per quanto riguarda le modalità di attuazione. Perché gli eventi di carattere meteorologico eccezionale nei quali è previsto che scatti, non sono più di carattere eccezionale ma sono diventati di carattere ordinario".

L'analisi del sindaco di Sarroch Salvatore Mattana non si discosta poi tanto da quella degli ambientalisti dell'associazione "Salva il mare", che con i loro video-denuncia hanno fatto scattare le indagini. Anche per loro "gli sversamenti consentiti dalla legge sono troppi".

L'INCHIESTA - Sullo sfondo dell'inchiesta del pm Enrico Lussu per presunto inquinamento delle acque antistanti la raffineria Saras Spa, sono queste le dichiarazioni del primo cittadino.

Mattana, chiamato in causa dai pescatori-ecologisti per quanto riguarda la mancata attuazione delle procedure di bonifica, che dovrebbero seguire gli sversamenti autorizzati, replica che "le procedure di emergenza non sono definite dai Comuni ma dalla Prefettura".

Sottolineando il costante impegno dell'amministrazione comunale: "Tutte le volte che si sono verificati degli episodi di sversamento a mare - ricorda - siamo intervenuti chiedendo un accertamento agli enti competenti".

"MASSIMO IMPEGNO" - L'elenco è dettagliato: "È stata allertata la Capitaneria di porto, con un accertamento da parte della Polizia locale, rapporto poi trasmesso agli enti competenti e in alcune occasioni anche alla Procura".

Non solo: "Negli ultimi mesi, in occasione del procedimento di revisione dell'autorizzazione integrata ambientale - fa sapere Mattana - abbiamo chiesto la modifica di questo sistema di sversamenti, in modo da evitare che si verifichino queste aperture". È in queste occasioni, quando è consentito lo scarico a mare, che i pescatori hanno fatto le riprese video che sono state allegate alla loro denuncia.

I VIDEO-DENUNCIA - Gli ambientalisti hanno documentato tutto, raccontando in quali condizioni si trovasse il mare in determinate giornate: "Le chiazze d'olio erano ben visibili", ha ricordato Carmelo Mura dell'associazione "Salva il mare".

"L'aria irrespirabile, ma nessuno è venuto a bonificare la zona, nonostante le nostre richieste di intervento". A proposito di sversamenti autorizzati, il sindaco fa sapere di aver già chiesto "l'ampliamento delle vasche di raccolta delle acque", dal momento che in caso di grandi piogge si potrebbe procedere con l'emissione autorizzata di liquidi in mare. In pratica, sostiene Tore Mattana, se le vasche di raccolta fossero più capienti, gli sversamenti potrebbero ridursi.

LA PUZZA - "Di recente - aggiunge il sindaco - siamo intervenuti anche per quanto riguarda le emissioni odorigene, criticità che abbiamo duramente contestato. Questi episodi - lamenta - non sono accettabili, abbiamo pertanto presentato richieste di prescrizione al ministero dell'Ambiente per l'eliminazione di queste emissioni, che tra l'altro dovrebbero essere inserite nell'ambito della nuova autorizzazione integrata ambientale".

Un procedimento "definito lo scorso luglio e che presumibilmente porterà all'emissione di un decreto del ministero nei prossimi mesi. Siamo particolarmente attenti su questi temi - conclude il sindaco - e naturalmente anche intransigenti quando si tratta della salute dei cittadini".
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