Missili radioattivi, napalm, metalli pesanti e particelle cancerogene dispersi non solo nei poligoni di Quirra e Teulada ma anche nei paesi circostanti. E poi ancora: brillamenti di armi, test di razzi, senza il minimo controllo e senza le immediate bonifiche.

Ma adesso la Commissione parlamentare d'inchiesta sull'uranio impoverito vuol mettere fine a questa strage silenziosa.

Dopo tre anni di lavoro, il gruppo d'inchiesta coordinato dal parlamentare olbiese del Pd Gian Piero Scanu ha presentato stamane due proposte di legge.

La prima riguarda i risarcimenti ai militari che si sono ammalati durante le esercitazioni, le missioni di pace o il servizio nei poligoni e nelle caserme dove sono ancora presenti elementi cancerogeni come radon e amianto.

La seconda riguarda la tutela ambientale nei poligoni di tiro e prevede un monitoraggio costante dell'ambiente e il controllo di tutte le attività che si svolgono nei poligoni.

IL TESTO DELLA RELAZIONE DELLA COMMISSIONE:

© Riproduzione riservata