L'anno nero di Decimoputzu, tra virus, gelate e nuovi poveri
Il sindaco: "Speriamo che finisca presto, il nostro è un paese laborioso che non merita tutto questo"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
A Decimoputzu un inizio anno difficile tra coronavirus, danni nelle campagne a causa delle gelate e con i nuovi poveri dopo il lavoro perso a causa del Covid 19.
"Speriamo finisca presto -dice il sindaco Alessandro Scano - Decimoputzu è un paese notoriamente laborioso con un'agricoltura fondata soprattutto sulle colture orticole ed arboree, ma anche sul comparto del terziario e impiegatizio. Il coronavirus anche qui ha messo in ginocchio l'economia come ovunque. Abbiamo avuto alcuni casi. Non mi sono certamente scoraggiato. Sono da due mesi a stretto contatto della popolazione, cercando di dare risposte soprattutto a chi ha più bisogno. Un compito non facile, si sta cercando di fare il meglio possibile grazie anche alla collaborazione di tanta gente".
Il sindaco Scano aggiunge. "Stiamo ancora distribuendo buoni spesa, c'è chi ha potuto accedere ai 600 euro dello Stato, ora si stanno portando avanti le pratiche per il bonus 800 euro. Ma non basta. Abbiamo distribuito anche le mascherine in paese".
Ma ora con la Fase 2 arrivano i primi segnali di speranza? "Sono in corso le sanificazioni nelle aree e siti pubblici. Abbiamo riaperto il cimitero e l'ecocentro: la gente ha voglia di uscire, io dico che bisogna essere prudenti: questo è un momento delicato. Invito tutti a muoversi con la necessaria prudenza, adottando tutte le misure di sicurezza che conoscono tutti".
Raffaele Serreli