Si amplia la flotta di imbarcazioni che fino al 31 dicembre, nelle acque davanti al litorale di Quartu, saranno impegnate in attività di monitoraggio ambientale e di indagini marine di carattere geofisico e geotecnico per la realizzazione del Tyrrhenian link, il grande cavo elettrico sottomarino che nei piani di Terna deve collegare la Sardegna con la Sicilia, per l’esportazione – soprattutto – dell’energia prodotta da questa parte del Tirreno. Le imbarcazioni che incroceranno davanti a Terra Mala (e non solo) saranno sette: quattro in più rispetto a quelle previste nei mesi scorsi. 

Una delle imbarcazioni coinvolte
Una delle imbarcazioni coinvolte
Una delle imbarcazioni coinvolte

La prima ordinanza della Capitaneria risale al 13 marzo. Sulla base della richiesta della società Prisma Srl, incaricata dei lavori, erano state autorizzate le attività della Giulio, della Elettra e della Smargiassa. Il provvedimento prevedeva che «nello specchio acqueo in cui operano i sommozzatori è vietato:  navigare, ancorare e sostare con qualunque unità, sia da diporto che ad uso professionale. Ma anche  effettuare attività di immersioni subacquee, pescare e non era autorizzata alcuna attività marittima. In sostanza: divieto totale nella zona delle operazioni. 

Un cantiere del Tyrrhenian link
Un cantiere del Tyrrhenian link
Un cantiere del Tyrrhenian link

Nei giorni scorsi è arrivata un’ulteriore richiesta da parte della medesima Srl, che aggiunge altri quattro mezzi alla flotta. Sono Euribia, MammaIlona, Poppidù e Jerry.

Manifestazione contro il Thyrrenian Link
Manifestazione contro il Thyrrenian Link
Manifestazione contro il Thyrrenian Link

Davanti a Terra Mala quindi ferverà l’attività nel pieno dell’estate: il Tyrrhenian  link, nonostante le contestazioni del Comune di Selargius per i danni alle strade causati dal passaggio dei mezzi pesanti, pare non possa aspettare. E si accelera. 

(Unioneonline/E.Fr.)

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