Già appostati, incappucciati, “armati” di coltello e con l’auto piena di attrezzi per lo scasso. Pronti a entrare in azione.

Tutto, attorno, sembrava tranquillo e le abitazioni dove entrare, tramite effrazione, per fare razzia a pochi passi. Ma i due fratelli di Siliqua, di 47 e 42 anni, fermati ieri a Marginarbu (Sestu) non potevano sapere di essere osservati dall’alto.

Precisamente, dai carabinieri, che proprio in quel momento stavano sorvolando in elicottero la zona, nel corso di un servizio mirato di controllo.

A quel punto, dopo aver notato i due sospetti con i binocoli, i militari hanno allertato i colleghi a terra, che sono giunti sul posto e sono riusciti a intercettare i due fratelli.

Nel corso delle perquisizioni personali e nell’automobile sono così saltati fuori, oltre ai passamontagna, anche una pattadese con lama di 12 centimetri, uno zaino contenente numerosi attrezzi per lo scasso e un altro zaino, nascosto nella vegetazione, con cacciaviti e altri arnesi.

A quel punto per i due è scattata l’inevitabile denuncia per possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli.

La loro auto, inoltre, era sprovvista di copertura assicurativa ed era già stata sottoposta a un precedente fermo amministrativo, per questo i carabinieri ne hanno disposto il sequestro. 

(Unioneonline)

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