Sono duemila le persone – tra docenti, studenti, genitori e personale Ata – pronte a mobilitarsi per il futuro del Liceo scientifico Alberti di Cagliari e per richiedere una sede definitiva ed adeguata. È stata così programmata una manifestazione per giovedì 9 marzo alle 10.30, nel lungomare di Su Siccu, ed è stata anche inviata una lettera al ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, in risposta alle sue recenti dichiarazioni sulle scuole confortevoli, accoglienti, sostenibili.

Il Comitato spontaneo del Liceo parla di problemi strutturali dell'edificio di viale Colombo e di distribuzione su più sedi assegnate in via temporanea e dal futuro incerto, comunque insufficienti per le tante richieste di iscrizione. «A questo – fanno sapere dal Comitato – si somma un problema ben più urgente: la sede di Viale Colombo è infatti concessa in affitto dall'Autorità portuale con un contratto che scadrà a settembre 2023 e per ora non sembra rientrare nei piani di rilancio dell'area, lasciando docenti, studenti e famiglie nella totale incertezza per il futuro. L'edificio è infatti un bene demaniale oggi in parte inagibile ma con enormi potenzialità turistiche, gestito dall'Autorità portuale. In sintesi, il Liceo Alberti, terzo Liceo scientifico della Sardegna per qualità nelle graduatorie della Fondazione Agnelli, da settembre rischia di non esistere più».

E si parla di una scuola che accoglie il 60% di studenti pendolari. L'sos è stato lanciato anche a Valditara. «Sembra non esserci oggi alcun progetto concreto per il Liceo Alberti di Cagliari: se la nostra “sede” verrà destinata ad altro, noi verremo dislocati in extremis ove forse i nostri studenti, i pendolari in particolare, non potranno arrivare se non con grande dispendio di carburante, tempo, denaro», si legge nella lettera.

(Unioneonline/v.f.)

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