L'autopsia effettuata al Policlinico di Monserrato ha confermato che Galina Fedorova, la 35enne modella russa morta sabato al largo di Teulada durante una gita in gommone, è stata vittima di annegamento.

Ma questa informazione non basta perché per avere le risposte ai quesiti formulati dal sostituto procuratore Enrico Lussu si dovrà aspettare l'esito degli esami istologici e delle analisi del sangue e ci vorrà qualche settimana.

Al medico legale, Nicola Lenigno, il pm ha chiesto infatti non solo di far luce sulle cause del decesso ma anche di accertare se la 35enne avesse bevuto alcolici prima di tuffarsi dal gommone che era stato noleggiato a Chia per trascorrere una giornata al mare. A bordo infatti sono state ritrovate alcune bottiglie di alcolici ed è stata sequestrata una macchina fotografica insieme ad alcuni cellulari e forse un drone.

L'amico della modella, un fotografo, ha spiegato che mentre erano non distanti dall'Isola Rossa hanno deciso di tuffarsi in acqua ma il gommone si sarebbe sganciato dalla boa e poi, trasportato dalla corrente, è finito contro gli scogli. Lui e Galina avrebbero tentato di raggiungerlo, inutilmente. Il fotografo è stato soccorso poco dopo da un'imbarcazione mentre erano scattate le ricerche della modella. Quando è stata individuata e issata a bordo era già morta.

Il fascicolo d'indagine resta per ora aperto con l'ipotesi di omicidio colposo senza indagati.

Nelle prossime ore sarà anche assegnata la consulenza a un esperto di diritto della navigazione per esaminare l'imbarcazione e un'altra per accertare il contenuto dei supporti informatici sequestrati.

(Unioneonline/s.s.)
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