Sono giorni di festa a Gesico, dove è di scena la Sagra della Lumaca, arrivata alla trentunesima edizione. La sagra, che si svolge come tradizione durante la secolare Festa di Sant’Amatore, quest’anno ha come tema “Il Sacro e il Profano: una possibile ricetta contro lo spopolamento e il ruolo che può esercitare la Chiesa in supporto alle comunità locali”. 

Il 15 ottobre 1847 dal Palazzo Arcivescovile di Cagliari monsignor Emanuele Marongiu Nurra con un breve compendio della Dottrina cristiana stampato in lingua italiana e sarda rivolto «al venerabile Clero e Popolo di nostre Diocesi» disse: «Declaratio sermonum tuorum illuminat et intellectum dat parvulis», «La dichiarazione delle tue parole illumina e dà intelligenza ai piccoli». Domenica nel santuario Sant’Amatore monsignor Gianfranco Zuncheddu celebrerà «sa missa sarda». «Si ripete un rito che nelle intenzioni voleva avvicinare il popolo alla Chiesa e di fatto permise a tanti di capire il vero significato del messaggio evangelico», spiega il presidente Pro loco, Carlo Carta. 

Questo il programma di domani: alle 9 l'allestimento del Campo medievale a Santa Maria d’Itria, alle 10.30: “Symphony in Sa Panga”, alle 1130 “La Messa in diretta: Sa Missa Sarda”, alle 12 lo spettacolo “Passillendi, baddendi e cantendì", alle 15 giochi e intrattenimento per bambini, alle 15.30 nella chiesa di Santa Maria d’Itria “Nuragikus”: musiche con il maestro polistrumentista Nicola Agus. Lunedì 16 ottobre, alle 19 nel piazzale della chiesa di Santa Giusta lo spettacolo pirotecnico al termine della processione con il rientro di Sant’Amatore e dopo lo scioglimento del voto.

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