Sono riprese questa mattina le ricerche di Francesca Deidda, la donna scomparsa il 10 maggio da San Sperate con le indagini che hanno finora portato in carcere il marito Igor Sollai, accusato di omicidio aggravato e occultamento di cadavere. Mobilitati i carabinieri, gli uomini del soccorso alpino e speleologico, i vigili del fuoco, i sommozzatori, la protezione civile.

Dopo la pausa di ieri, le ricerche sono riprese a 360 gradi. Si torna, quindi, sul campo dopo gli ultimi accertamenti del Ris.

La montagna che sovrasta il Ponte romano sul rio Picocca lungo la vecchia orientale sarda mantiene, al momento, il suo mistero. Ieri le ricerche sono state sospese a sorpresa. Sono riprese oggi nei territori di rocce e macchia mediterranea che segnano i confini fra San Vito e Sinnai dove un tempo vivevano le capre.

Quelle montagne sono deserte, ma potrebbero nascondere la chiave del mistero legato alla scomparsa della donna di San Sperate con un marito in carcere con la pesante accusa di averla uccisa e di averne nascosto il cadavere. 

Non è improbabile che le nuove ricerche siano estese anche lungo il Picocca, oltre il Ponte romano, dove potrebbe essere finito il cadavere della donna (se è stata davvero uccisa come ipotizzano la Procura e i carabinieri). Il corpo potrebbe anche essere spostato dall’acqua che il dieci maggio, giorno della scomparsa di Francesca Deidda, scorreva ancora sotto il ponte, anche se non in maniera di certo impetuosa visto che nel Sarrabus non piove da tempo.

Oggi ci sono solo pozzanghere col Picocca praticamente a secco.

I controlli saranno, dunque, fatti anche da quelle parti, tra la bassa piana alluvionale del Rio Picocca ed i rilievi isolati di Monte Antoni Peppi e Torre delle Saline.

© Riproduzione riservata