Terreni privati bruciati, uomini e mezzi impegnati per ore per spegnere le fiamme: è il bilancio dell’ennesimo rogo, provocato da un abbruciamento fuori stagione, che ha messo in allarme il paese nel primo giorno della campagna antincendio di Sarroch.

Solo grazie al dispiegamento di forze in campo, e all’arrivo di un elicottero decollato dalla base di Pula, l’incendio partito nella zona di Barracca de susu da un terreno sul quale un anziano aveva appena bruciato dell’erba secca, non ha provocato danni simili a quello che lo scorso aprile ha devastato Sa Punta.

Alessio Girau, comandante della compagnia barracellare, chiede ai residenti la massima collaborazione per evitare altri episodi simili: «Quello che è accaduto sabato non deve più capitare, in questo periodo ogni imprudenza rischia di creare danni irreparabili, bruciare sterpaglie a giugno è un gesto irresponsabile. L’ultimo incendio colposo dimostra come si sottovaluti la capacità del fuoco di risvegliarsi anche quando sembra ormai spento: l’uomo che stava bruciando le sterpaglie di un terreno si è allontanato credendo non ci fossero più pericoli, il vento, invece, ha alimentato le braci e fatto ripartire le fiamme. Bisogna considerare, inoltre, che chi appicca un incendio nel tentativo di bruciare delle sterpaglie va incontro a sanzioni di carattere amministrativo e penale».

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