Una dichiarazione dei redditi da 20 euro, 10 da lavoro autonomo e 10 da lavoro dipendente: in realtà gli importi erano di gran lunga superiori, per un totale complessivo di 83.033 euro.

Protagonista un professionista operante a Iglesias nel settore sei servizi, che è stato smascherato dalle Fiamme Gialle nell’ambito di un’attività di controllo sul territorio.

L’azione dei Finanzieri si è svolta attraverso la ricostruzione analitica del volume d’affari, realizzata attraverso la comparazione della documentazione fiscale esibita ed acquisita all'atto dell'avvio della verifica con gli elementi informativi desunti dalla consultazione della banca dati denominata "spesometro integrato", in cui sono contenuti tutti i valori relativi alle fatture emesse e ricevute da ogni contribuente titolare di partita IVA.

Le attività ispettive hanno permesso di appurare che il contribuente verificato, per l’annualità 2015, ha presentato dichiarazioni dei redditi non corrispondenti al vero, omettendo di indicare maggiori redditi da lavoro autonomo per 60.440 euro ed un’IVA per 7.554 euro – importi inerenti l'attività professionale esercitata - nonché ulteriori 22.593 euro per retribuzioni percepite da lavoro dipendente, per un totale complessivo 83.033 euro.

Per cercare di sfuggire ai controlli – evitando quindi di attirare l’attenzione del Fisco qualora non avesse presentato in toto le previste comunicazioni all'Erario - il professionista ha sì presentato le dichiarazioni dei redditi, nelle quali però ha indicato solamente 10 euro per redditi da lavoro autonomo e altri 10 euro per redditi da lavoro dipendente.

Il soggetto è stato segnalato all'Agenzia delle Entrate e dovrà provvedere a saldare i redditi e l'IVA non dichiarati.

(Unioneonline/v.l.)
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