Castiadas dice addio a Mario Vargiolu, colonna della comunità del Sarrabus
Aveva 82 anni: fu il più giovane assegnatario di un podere dopo la chiusura della colonia penalePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
A vent'anni di età è stato l'assegnatario più giovane di uno dei tanti poderi agricoli rimasti liberi con la chiusura della colonia penale di Castiadas. Era il 1963. Con la successiva riforma agraria, si crearono numerosi posti di lavoro per braccianti disoccupati. Una nuova vita per Castiadas con l'impianto di vigneti e di altre colture anche vicino a quello splendido mare che oggi richiama turisti da mezza Europa.
Mario Vargiolu, è stato uno dei protagonisti di questa bella favola d'altri tempi, partecipando attivamente alla vita sociale ed economica di Castiadas (allora frazione di Muravera, Villaputzu e San Vito), dopo la chiusura del carcere i cui detenuti erano stati occupati nella bonifica di gran parte del territorio. Mario Vargiolu è morto l'altro giorno a 82 anni. Al suo funerale, una folla di amici e conoscenti, provenienti da vari paesi della Sardegna.
Nato a Muravera, si trasferì, da bambino a Castiadas dove ha vissuto tutta la sua esistenza iniziando a lavorare fin da giovanissimo prima come servo pastore e poi come coltivatore diretto e allevatore. Nel 1963, a soli vent’anni, divenne l’assegnatario del podere numero 7 a San Pietro - località Sarmentus - con il grande vanto di essere stato, fra tutti, l’assegnatario più giovane. Era ancora minorenne: in quei tempi la maggiore età si raggiungeva a 21 anni.
Il lavoro per Mario e per Marisa, sua giovane sposa, fu sicuramente duro e difficile ma, grazie allo spirito di sacrificio, all’umiltà e al senso del dovere, i risultati e le soddisfazioni arrivarono in breve tempo.
Fu il primo a realizzare, attorno agli anni 70, una stalla concettualmente moderna dotata di sala parto, sala mungitura, fienile, sala per la raccolta del latte dotata di cella refrigerata.
Per i campi adottò e realizzò un sistema di impianto di irrigazione nel sottosuolo con testine collegate agli irrigatori che venivano utilizzati per il sistema di innaffiamento su tutte le culture agrarie.
Toccanti le parole del primo cittadino di Castiadas - Eugenio Murgioni - che ricorda Mario come «una persona conosciuta, stimata e rispettata da tutti: un vero punto di riferimento per tanti, grazie alla sua disponibilità, generosità e al suo spirito di servizio. Un uomo che ha sempre messo il bene degli altri davanti al proprio, senza mai cercare riconoscimenti».
Mario, ricorda ancora Murgioni, «ha vissuto la sua professione con amore e dedizione, diventando esempio di impegno, laboriosità e rispetto per la terra ed il suo contributo al mondo agricolo e alla comunità è stato autentico e instancabile».
Amante della caccia, punto di riferimento per amici e colleghi, sarà ricordato per i suoi consigli, per la sua saggezza, per la sua capacità di ascoltare e aiutare.
Per oltre 20 anni (dalla fine degli anni 80 fino al 2003) svolse con l’attività di vedettista anti incendio presso la stazione di Minni Minni per la Regione Sardegna.
<Tuttavia, il più grande valore- dicono i figli, Rita, Vito, Pasquale, Mauro, Simona e Susanna- nostro padre lo ha sicuramente espresso nell’amore per la nostra famiglia, a cui era profondamente legato, lavorando con dedizione e sacrificio>.