Marco Giuntelli ha vinto la sua scommessa: produrre vino di qualità negli ex terreni abbandonati verso Sisini. Intuizione, caparbietà e un pizzico di follia sono gli ingredienti che hanno reso possibile la nascita dell’azienda vitivinicola Nuovi Poderi, la prima cantina di Senorbì (esclusa ovviamente la cooperativa sociale Trexenta, che non è privata) che produce, trasforma e commercializza i suoi vini con la propria etichetta. «Uno straordinario viaggio iniziato quindici anni fa con la trasformazione di un vecchio casolare in cantina e con l’impianto dei primi filari», dice Marco Giuntelli che manda avanti l’azienda insieme al figlio Luigi, la moglie Silvia e un gruppetto di fidati collaboratori (due contadini, un impiegato e quattro agenti di commercio).

A distanza di tre lustri i circa 5 ettari e mezzo riconvertiti alla viticoltura al confine tra Senorbì e la frazione Sisini producono Vermentino, Barbera sardo e Nasco destinati ai mercati di nicchia. «Produciamo 45.000 bottiglie l’anno, assorbite quasi tutte dal mercato interno regionale con alcune eccezioni in Svizzera e in Germania», spiega Giuntelli. Niente supermercati, solo ristoranti ed enoteche per le bottiglie “made in Sisini”. A suggellare l’ingresso nell’enologia che conta ora ci sono anche i premi internazionali. L’azienda della Trexenta ha appena conquistato tre medaglie al Concours Mondial de Bruxelles, piazzandosi così al primo posto tra i vini sardi premiati alla trentaduesima edizione della competizione tenuta quest’anno a Yinchuan, nel cuore della regione vinicola del Ningxia, in Cina. Medaglie d’oro per il Nasco di Cagliari Doc “Taja 2023” e per il Vermentino di Sardegna Doc “Istrale Balck Label 2024, medaglia d’argento per il Barbera sardo Archeo 2022 (Isola dei Nuraghi Igt). Per tre giorni, 375 esperti internazionali provenienti da 56 paesi hanno degustato alla cieca 7.165 vini da 49 nazioni, confermando ancora una volta il CMB come il concorso enologico più internazionale al mondo.

Le tre medaglie del Concours Mondial de Bruxelles vanno ad aggiungersi, tra i premi più recenti, all’oro conquistato al quarto Concorso nazionale “Vermentino” di Massa (premiato il Doc “Istrale 2024”) e ai due riconoscimenti 5 StarWines ottenuti al Vinitaly sempre per il Vermentino  Doc “Istrale” e per il Nasco di Cagliari Doc “Taja 2023”. Dove prima c’era il nulla colorato di verde, adesso ci sono vitigni di ottima qualità.

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