Record negativo del carcere di Uta, dove cresce il sovraffollamento ma resta invariato il numero di educatori e agenti: 623 detenuti (110 stranieri e 26 donne) per 567 posti.

"L'incremento rispetto allo scorso 31 gennaio, quando erano 588, è del 109 per cento", dice la presidente di Socialismo diritti riforme, Maria Grazia Caligaris. "Con poco personale i rischi aumentano: tra i detenuti molti sono tossicodipendenti e persone con disturbi psichici. Inoltre l'istituto è ancora senza un direttore in pianta stabile".

C'è sovraffollamento anche nelle altre carceri sarde: "A Sassari-Bancali - continua Caligaris - i detenuti sono 459 per 455 posti, a Tempio-Nuchis 177 reclusi, tutti in alta sicurezza, per 167 posti, a Oristano-Massama 259 per 260 e a Lanusei 41 detenuti convivono in 33 posti".

Gli unici penitenziari non sovraffollati sono Alghero e Badu Carros. Caligaris poi annuncia: "Nei prossimi giorni dovrebbero essere resi noti gli esiti dell'interpello per l'assegnazione degli incarichi ai direttori in modo da superare le difficoltà nella gestione di 10 istituti. Ma è indispensabile indire un concorso per assegnare i vicedirettori, visto che l'ultimo risale a 20 anni fa. Come ben sanno i responsabili del Dap e del Ministero, in Sardegna è necessaria una svolta".

Lorenzo Ena
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