Il caldo torrido, l'acqua che non arriva o che sgorga col contagocce dai rubinetti soprattutto nei quartieri più alti. A Burcei il problema dell'approvvigionamento idrico è tutt'altro che risolto. Anche un pozzo di emergenza recuperato un mese fa, si è quasi prosciugato: inizialmente assicurava otto litri d'acqua al secondo, adesso mezzo litro.

Abbanoa parla di una ventina di pozzi realizzati di recente da privati che hanno fatto abbassare la falda. Il vice sindaco Ignazio Monni replica dicendo che la gente ha necessità di avere l'acqua tutti i giorni. Da tempo si vive in pieno disagio. L'acqua c'è, quella dell'acquedotto di Corongiu. Il problema è la rete di adduzione che scoppia in continuazione. L'impegno di Abbanoa non manca, ma il problema non si risolve e la popolazione ne paga le conseguenze. 

Appena venti giorni fa in una riunione pubblica che si è tenuta in paese, sembrava tutto risolto con l'annuncio di nuovi lavori per sistemare la rete che porta l'acqua dall'acquedotto di Corongiu a Burcei e con l'utilizzo dell'acqua di due pozzi da utilizzare nelle emergenze.

La situazione almeno nelle parti alte dell'abitato resta critica, con la Giunta comunale che ha bussato in prefettura per un incontro alla presenza di Abbanoa.  Il tavolo di lavoro è stato presieduto dal Vice prefetto Maria Antonietta Gregorio. Per il Comune di Burcei erano presenti il vicesindaco Ignazio Monni, gli assessori Maria Clotilde Scalas, Jonata Mucelli, Mauro Serra e il funzionario tecnico Dino Serra; per Abbanoa il presidente del Consiglio d’Amministrazione Giuseppe Sardu e il responsabile dell’unità operativa “Reti” del settore Distribuzione Gianluca Panduccio; per l’Ente di Governo d’Ambito della Sardegna, il direttore generale  Maurizio Meloni.

 Il Comune di Burcei è alimentato da una condotta adduttrice in acciaio di circa 9 chilometri che va dal potabilizzatore di Corongiu, in territorio di Sinnai, al serbatoio comunale, al servizio dell’intera rete idrica del paese. Per superare un dislivello complessivo di 450 metri sono presenti due impianti di sollevamento idrico. Negli ultimi due mesi si sono intensificate le rotture soprattutto in un tratto di circa 3 chilometri particolarmente soggette a pressioni elevate. I numerosi interventi di riparazione da parte di Abbanoa sono stati resi particolarmente complessi dalle difficoltà orografiche del territorio attraversato dalla condotta. Il ripetersi delle rotture ha pregiudicato, per diverso tempo, il ripristino dei livelli del serbatoio comunale: di conseguenza si sono verificati lunghe interruzioni della fornitura idrica all’utenza e in particolare nella parte alta del centro abitato.

In via emergenziale Abbanoa, d’intesa col Comune, ha collegato un pozzo in via Nuova per sopperire agli stacchi dall’acquedotto di Corongiu dovuti a improvvise rotture, ma anche garantire una fonte d’approvvigionamento alternativa quando saranno effettuati i lavori di rifacimento della condotta adduttrice che necessariamente dovrà essere messa in stand-by. Il vicesindaco del Comune di Burcei, Ignazio Monni, ha riconosciuto l’impegno e la collaborazione di Abbanoa nell’affrontare il lungo periodo di emergenze. Ha sottolineato, però, come la situazione mostri nuovamente criticità soprattutto nella parte alta del centro abitato dove hanno ripreso a verificarsi cali di pressione e interruzioni durante l’arco della giornata e parte della notte. Ha chiesto quindi precisi impegni e tempistiche sulla risoluzione definitiva dei problemi di approvvigionamento idrico del paese.

Abbanoa ha fatto sapere che è in corso la definizione dell’intervento, nel tratto più critico di circa 3 chilometri, con la tecnica di “Hose Lining” ovvero il risanamento di condotte in pressione mediante un tubolare flessibile armato autoportante: unica soluzione possibile per pressioni elevate come quelle in argomento. L’impegno preso dal presidente Sardu è di avviare il cantiere entro settembre per poi concluderlo entro l’anno in corso.

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