Il principio è chiaro: «Chi consuma paga, perché le regole devono essere uguali per tutti, selargini e rom», chiarisce il vicesindaco Gigi Concu.

«Ben vengano i contatori, ma l'inclusione non può passare solo attraverso il pagamento - giusto - delle bollette», replica Antonello Pabis, presidente dell'Asce, Associazione sarda contro l'emarginazione.

E poi ci sono gli abitanti del campo di Pitz'e Pranu, nelle campagne al confine con il territorio di Settimo San Pietro, ancora all'oscuro delle decisione dell'amministrazione di piazza Cellarium.

«Come facciamo a pagare? Non lavoriamo e non abbiamo i soldi», commenta Maurizio.

Tre posizioni differenti, nate dopo l'approvazione della delibera di Giunta (numero 152, del 25 ottobre), con cui è stato approvato l'intervento per la messa in sicurezza dell'area, da realizzare con i 150 mila euro finanziati dalla Regione.
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