Situazione esplosiva nel carcere di Uta, dove non si ferma la conta delle violenze e delle aggressioni a danno degli agenti in servizio. Le organizzazioni sindacali hanno quindi deciso di rivolgersi direttamente alle autorità competenti, in particolare al Governo e al Ministero della Giustizia, facendo riferimento in particolare a quanto accaduto lo scorso 16 dicembre nel penitenziario. «Per entrare nello specifico – si legge nella nota firmata da UilPa e Uspp – sono state incendiate diverse celle; contemporaneamente, si sono verificati tentativi di suicidio e gesti di autolesionismo di una certa gravità». Anche nei giorni precedenti, il 14 e il 15 dicembre, ci sono stati altri episodi violenti che hanno portato a ferite e fratture per alcuni agenti.

«È evidente – continua la nota – che questi non sono episodi di "ordinaria amministrazione", ma segnali di un problema serio che va ben oltre la semplice routine carceraria. L’ipotesi che ci possa essere una sorta di regia dietro a questi atti, con l’obiettivo di creare caos e mettere a rischio la sicurezza, non sembra così lontana dalla realtà». «A fronte del delicato quadro – denunciano i sindacati – nessun serio rimedio è stato adottato, a nessun livello». E, anzi, la situazione all’interno del carcere sarebbe addirittura peggiorata, tra poco personale e il« progressivo allentamento della sorveglianza e la riduzione del numero delle unità di Polizia Penitenziaria in servizio in posti delicati e nevralgici come i passeggi, dove ultimamente risulta esserci una sola unità in possesso delle chiavi che consentono l’accesso alle varie sezioni detentive».

Una situazione che ha portato «inevitabilmente» a «numerose assenze per malattie, soprattutto di natura psicologica dovuto allo stress da lavoro correlato». Tra le soluzioni proposte dai sindacati l’applicazione «rigorosa delle circolari che prevedono l'allontanamento di soggetti violenti» e «perseguire le responsabilità degli autori di questi gravi episodi, anche sul piano economico, visto che i danni ai beni dello Stato sono ingenti».

(Unioneonline/v.f.)

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