A Quartu la prima bimba registrata con due mamme: «Una tutela per nostra figlia»
Dopo la sentenza della Corte Costituzionale, Martina e Michelle: «Una formalizzazione di quello che nella vita quotidiana già c’è»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Una scelta d’amore destinata a scrivere una pagina di storia di Quartu, ma non solo. Un sogno che si avvera per Michelle Ange Castaldi, originaria di Marsiglia ma in Italia da anni, residente in città con la compagna Martina Riva, mamme della piccola Michelle Ange (stesso nome della madre intenzionale) nata lo scorso 26 giugno dopo un percorso di fecondazione assistita iniziato circa un anno fa, che fa seguito alla storica sentenza dello scorso maggio.
Questa mattina la firma in Comune. «Una formalizzazione di quello che nella vita quotidiana già c’è», le parole delle due mamme dopo aver sottoscritto l’atto di nascita della piccola Michelle. Una decisione, quella di mettere su famiglia, presa ancora prima che ci fosse la certezza del rinascimento della doppia maternità per i figli nati da coppie di donne sancito dalla Corte costituzionale di recente: «È una soddisfazione, ma soprattutto una tutela e una certezza per nostra figlia. Prima c’era un genitore fantasma, oggi c’è un figlio che ha gli stessi diritti degli altri», dicono. «Il prossimo passo sarà sposarci, per consolidare ulteriormente la nostra famiglia».
Presente il sindaco Graziano Milia: «Siamo orgogliosi di essere il primo Comune in Sardegna a registrare un atto di nascita omogenitoriale, un passo avanti verso una società più inclusiva, in cui l’amore e la responsabilità genitoriale sono i veri pilastri della famiglia». Con loro, visibilmente emozionata, anche l’assessora comunale alle Politiche di genere e ai Diritti Lgbt Cinzia Carta: «È una giornata importante, non solo per Quartu, perché afferma un principio fondamentale: ogni bambina e ogni bambino hanno il diritto di essere riconosciuti, tutelati e accolti nella loro unicità, a prescindere dalla composizione del proprio nucleo familiare».