Primo Maggio, Sant'Efisio:una festa in quattro lingue
Si rinnova per la 354ª volta il voto al martire guerriero. Speaker in italiano, inglese, tedesco e spagnolo. Il santo esce dalla chiesa di Stampace a mezzogiorno. Sono attese più di centomila persone, tra cui molti turisti arrivati in città per la sagra.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
È il giorno della grande festa, Sant'Efisio è già dentro il cocchio che sarà trainato dai buoi, addobbati con fiori e campanelli da Su Corradori . Il terzo Guardiano (Gino Pinna) si dirige a cavallo in Municipio: va a prendere l'Alter Nos (Stefano Schirru) per accompagnarlo nella chiesetta di Stampace. Qui alle 11 il parroco di Sant'Anna, don Luciano Pani, celebra la messa solenne, ultimo atto prima della processione per le vie della città. A mezzogiorno in punto il cocchio dorato del santo esce dalla chiesa e muove i primi passi inserendosi nel corteo al termine della sfilata dei gruppi e dei cavalli (tra le 12 e le 12.30 circa). Per i fedeli e gli spettatori l'edizione numero 354 (col patrocinio dell'Unesco, speaker in inglese, spagnolo e tedesco e diretta su Internet), entra nel vivo: come ogni primo maggio si rinnova l'appuntamento di fede e folclore per commemorare, sino al 4 maggio, il santo guerriero decapitato a Nora. Un rito antico che si perpetua per sciogliere un voto fatto al santo dalla municipalità nel 1656 affinché liberasse Cagliari dalla peste.
LA GENTE Sono attese, a sentire gli organizzatori, almeno centomila persone, tra cui turisti attirati nell'Isola dai pacchetti venduti dai tour operator in vista del ponte del primo maggio. Sono stati messi in vendita seimila biglietti nelle tribune (anche quest'anno il ricavato andrà in beneficenza all'Arciconfraternita). Dall'assessorato comunale al Turismo segnalano «moltissime prenotazioni on line» sui voli low cost di questo periodo. A vedere la sfilata saranno anche i passeggeri delle due navi da crociera che in questi giorni sono ancorate al porto di via Roma, la Ocean Majestic e la Ruby Princess, arrivata proprio ieri. Chi all'ultimo momento volesse acquistare un biglietto può rivolgersi al box office di viale Regina Margherita 43 (ore 8-10.30). In ogni caso è aperto l'Info-Point di piazza Matteotti. Si raccomanda la massima puntualità per chi occupa un posto in tribuna, entro le 9.30.
IL CORTEO Numeri imponenti anche quest'anno, con uno staff organizzativo di 120 persone coadiuvate da 250 volontari. Le traccas aprono il corteo: il primo dei 23 carri trainati dai buoi addobbati a festa parte intorno alle 10 da piazza Yenne. Qui arriveranno da viale Sant'Ignazio i 250 cavalieri e i 96 gruppi folk, ben 50 della provincia di Cagliari. Partono invece da via Tigellio i 70 miliziani. I suoni delle launeddas accompagneranno la sfilata dei gruppi in costume, a partire da quelli di Cagliari, Pula, Sarroch e Capoterra, luoghi-simbolo del martirio. Il direttore artistico Ottavio Nieddu ha previsto che quest'anno i gruppi sfilino secondo un ordine che possa esaltare le peculiarità dei costumi di ciascuna zona, in modo da rappresentare l'enorme varietà dell'abbigliamento popolare sardo. Tutto all'interno di una cornice molto sobria, con meno trallallere e più canti religiosi in onore del santo.
IL PERCORSO La prima traccas arriverà davanti al Municipio poco prima delle undici. In processione tremila e duecento persone a piedi. Alle 12 il cocchio col santo esce dalla chiesa di Stampace e si unisce al corteo, scendendo nel largo Carlo Felice fino al trionfale passaggio in via Roma, dove il suo arrivo (previsto intorno alle 13.30-14) è salutato dalle sirene delle navi in porto. Da qui a Giorgino e poi a Sarroch dove il santo pernotta nella chiesa di Santa Vittoria. Il lungo viaggio di sant'Efisio è appena iniziato: domani sarà a Nora (luogo del martirio) e rientrerà in città fra tre giorni. Sarà notte ma non per gli stampacini.
CARLA RAGGIO