Pratobello 24, i comitati ci credono: «L’Isola punti subito sull’idrogeno green»
Via libera dei sindacati, che precisano: «Ma prima un passaggio intermedio con il metano»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
A tutto idrogeno. Con la variante green, a emissioni zero, tutt'altro che sullo sfondo. Un piano per l'energia pulita che la Pratobello 24 teorizza tra gli obiettivi da raggiungere nell'Isola in tempi non lontani, intrigante anche per i sindacati, che però immaginano una fase intermedia legata ancora al fossile.
Il metano, tuttavia, per i comitati contro l'assalto speculativo di eolico e fotovoltaico, non può essere una tappa di passaggio: «In quanto fonte fossile, ogni iniziativa è vietata dal comma 3 dell'articolo 3 della Pratobello. È necessario ribadirlo, anche per mettere a tacere alcuni detrattori che sostengono che dietro ci sia la lobby del gas», specifica Luigi Pisci, del comitato Sarcidano. L'idrogeno fornirà la nuova energia sostenibile quando la phase out delle centrali a carbone sarà completa.
«L'idrogeno verde inizia ad essere una realtà promettente in molte zone progredite dell'Europa», prosegue Pisci. «Abbiamo contribuito a scrivere e promuovere la Pratobello anche perché ha questa finestra aperta sul futuro. Un futuro prossimo, in cui la produzione di energia pulita non fa a botte col paesaggio e può essere messa davvero al servizio dell'ambiente e delle comunità».
Il dibattito su dove e come sistemare gli impianti è aperto. Ci sono studi in corso: gli impianti a emissioni zero potrebbero essere sistemati al centro o ai lati delle carreggiate stradali, come accade nei principali Paesi industrializzati.
Sull'idrogeno sembrano essere tutti sostanzialmente d'accordo, seppur per i sindacati occorra una fase transitoria.