La segreteria del partito di Forza Italia di Porto Torres ribadisce la propria proposta di realizzare un termovalorizzatore moderno e sicuro nell’area industriale, un impianto in grado di garantire un trattamento dei rifiuti sostenibile, rispettoso delle normative ambientali e capace di azzerare la minaccia di discariche pericolose e fuori controllo. La proposta e seguito dell’ennesimo incendio che si è sviluppato nei giorni scorsi nella discarica di Scala Erre, nel territorio di Sassari, un rogo che ha generato una nube tossica carica di sostanze altamente inquinanti, con potenziali ricadute devastanti sull’ambiente, sull’agricoltura, sul turismo e sulla salute pubblica delle comunità locali, non solo di Porto Torres ma anche dei territori limitrofi», sottolinea il coordinatore cittadino, Pierluigi Molino. Inoltre, la segreteria cittadina si farà carico di portare la questione nelle sedi opportune, attivando i propri referenti regionali e nazionali affinché il tema venga affrontato con la massima priorità politica e istituzionale. «Riteniamo indispensabile la nomina di un commissario straordinario ad acta, che possa operare con poteri speciali per mettere in sicurezza l’area, monitorare la qualità dell’aria, del suolo e delle falde e avviare rapidamente gli interventi di bonifica necessari», aggiunge il segretario di FI. «La politica, le istituzioni e la magistratura devono agire in maniera rapida e coordinata per garantire sicurezza, giustizia e trasparenza. Non possiamo più permettere che episodi simili restino impuniti o vengano minimizzati». Forza Italia Porto Torres asscura che vigilerà sulla salute collettiva, sostenendo ogni iniziativa a salvaguardiaa della sicurezza alimentare e della tutela dell’ambiente.  «Questo perché le tossine sprigionate e successivamente depositate sul suolo, a seguito dei continui incendi nella discarica di Scala Erre, rappresentano un pericolo concreto per pascoli, foraggi e colture agricole, oltre che per la catena alimentare e la salute delle persone». Gli azzurri locali sottolineano che al di sotto degli strati argillosi della discarica si trova una falda acquifera di tipo artesiano, utilizzata attraverso i pozzi per abbeverare il bestiame e per scopi agricoli. «Questa risorsa idrica, se contaminata dall’inquinamento del sottosuolo, potrebbe subire danni irreversibili, compromettendo gravemente l’intero ecosistema e la sicurezza alimentare», conclude Molino. 

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