Situazione critica nel Montiferru a causa del coronavirus. A Santu Lussurgiu si contano già 3 decessi, di cui un uomo di soli 64 anni appena andato in pensione, che era ricoverato al San Martino a Oristano, dopo essere stato trasferito dal Santissima Trinità di Cagliari.

Attualmente i positivi sono 10, quindi massima allerta per la comunità che da lunedì e sino al 30 novembre è sotto coprifuoco dalle 18 alle 5 di mattino, con obbligo di mascherina per 24 ore sia al chiuso che all'aperto. Misure molto restrittive per garantire la pubblica incolumità ed evitare il diffondersi incontrollato del coronavirus su tutta la popolazione.

Il sindaco Diego Loi ricorda quindi a "tutti i cittadini il massimo rispetto delle norme generali nonché delle prescrizioni contenute nell'ordinanza sindacale".

Nell'altro versante del Montiferru, a Cuglieri, dopo oltre un mese si registrano nuovamente casi di positività al virus. Si tratta di tre persone appartenenti ad un unico nucleo familiare che stanno bene e sono asintomatiche. È stata attivata la procedura prevista con il COC per aiuto alla persona come consegna a domicilio di beni di prima necessità e medicinali. Il sindaco Gianni Panichi invita familiari e amici a "non recarsi nelle due strutture socio-sanitarie che ospitano gli anziani".

A Bonarcado il sindaco Franco Pinna ha emanato un'ordinanza di divieto di accesso alla cascata de Sos Molinos, che nel fine settimana era stato preso d'assalto da appassionati di natura e di escursionismo, creando assembramento di persone pericoloso.

Cascata Sos Molinos tra Bonarcado e Santu Lussurgiu (foto Pintus)
Cascata Sos Molinos tra Bonarcado e Santu Lussurgiu (foto Pintus)
Cascata Sos Molinos tra Bonarcado e Santu Lussurgiu (foto Pintus)
© Riproduzione riservata