Serve aiuto per sfamare i tantissimi cani randagi presenti nella cittadina di Terralba. Il grido d’aiuto arriva dall’associazione di volontariato Anta Onlus, che da anni si occupa di accudire gli amici a quattro zampe senza casa e senza padrone, sparsi sia nelle campagne ma anche nelle vie urbane.

È tutto scritto in una dura lettera che Anna Rita Deiana, presidente dell’associazione di volontariato, ha inviato al sindaco Sandro Pili e a tutti gli assessori comunali. Nel documento Deiana ricorda anche l’urgenza e la necessità di aprire il canile sanitario comunale che ancora ha le porte chiuse. “Invano abbiamo atteso sviluppi su quanto promesso riguardo l’apertura della struttura - si legge nel documento - Avete idea di quanti cani ci sono in giro da sfamare e curare? Noi non abbiamo più la possibilità di ricovero per preservare la loro incolumità. Come anche quella dei cittadini”. E ancora: “Credo sia arrivato il momento avere riscontri oggettivi. La nostra associazione non ha i mezzi e le risorse economiche per poter affrontare questa emergenza. Per questo chiediamo che venga riconosciuto un supporto economico per tutti i cani seguiti  - si legge ancora nel documento - come viene per il canile convenzionato”.

Ma non è tutto. L’associazione chiede al sindaco di Terralba Sandro Pili di convocare quanto prima un’assemblea pubblica per spiegare a tutti i cittadini come mai ancora il canile sanitario non è stato aperto. “Noi vogliamo continuare a collaborare - conclude Deiana - ma non a queste condizioni”. 

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