Terralba: "Benito Mussolini, un concittadino che non ci fa onore"
Un comitato raccoglie le firme per revocare la cittadinanza onoraria concessa 95 anni fa al DucePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"È una questione che riguarda solo Terralba". Manuela Pintus, sindaco di Arborea, non è interessata alla querelle sulla cittadinanza onoraria concessa 95 anni fa dalla città confinante al Duce che inventò la fertile piana di Arborea.
C'è altro a cui pensare: c'è da riaprire una strada frantumata dall'esplosione di una condotta idrica e da fare la quadra del bilancio. La vicina Terralba ha invece un conto ancora aperto con il suo passato: un comitato raccoglie le firme per revocare l'omaggio fatto al dittatore e al suo generale.
LA PROPOSTA - L' ex sindaco, l'avvocato Gesuino Loi, sintetizza le ragioni della petizione: "I consiglieri di Terralba non possono dire no, questo tipo di onorificenza - lo dice la legge - può essere concessa solo a persone che si sono distinte nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell'industria, del lavoro, della scuola dello sport. A parte le responsabilità nazionali enormi che tutti conosciamo, Mussolini ne ha anche locali". Non è stato il fascismo a fare la bonifica di Arborea e di tutto il territorio? "Benito Mussolini si appropriò della bonifica del Terralbese, voluta e iniziata nel 1918 dai sardi, ne stravolse le finalità, estromise la nostra popolazione da quel territorio, trattandola come collettività senza diritti, imponendo con l'intimidazione del suo stato di polizia e con l'inganno anche il silenzio dei nostri concittadini", argomenta l'avvocato Loi.
I DIRITTI CALPESTATI - Terralba non è un caso isolato, la proposta di "Madiba" viaggia in sintonia con altre città che puntano a chiudere con Mussolini. Dopo Anzio, che ha comunque confermato la cittadinanza onoraria, la questione è in discussione nei consigli comunali di Finale Ligure, Santopoli, Brescia, Bergamo e tante altre città. "Con la richiesta di voler revocare le delibere commissariali del 14 maggio 1924 con le quali il commissario Palmas conferiva l'onorificenza a Benito Mussolini e ad Asclepio Gandolfo, non si vuole certamente cancellare la memoria di quegli anni, che anzi deve essere mantenuta sempre viva e vigile, ma si vuole restituire dignità all'istituto della cittadinanza onoraria e dei terralbesi. Tale riconoscimento non deve essere concesso a chi ha calpestato la libertà e i diritti naturali e fondamentali dell'uomo".
"VALUTEREMO" - La proposta del Comitato sarà sostenuta dalle firme dei cittadini. "Abbiamo ricevuto la petizione, certamente la discuteremo e la valuteremo come sempre abbiamo fatto con tutte le proposte", puntualizza il vice sindaco Andrea Grussu.