Da quattro giorni, nei boschi della Barbagia non si celano più solo Graziano Mesina e Attilio Cubeddu. Ufficialmente da lunedì, alla lista dei super-ricercati dell’Isola, si aggiunge anche il nome di Raffaele Nonne, 44 anni, fonnese, sfuggito lunedì alla cattura durante l’esecuzione delle misure cautelari richieste dalla Dda, nell’ambito dell’operazione “Marghine” condotta dai Ros di Nuoro, che ha smantellato una presunta organizzazione criminale che da anni gestiva il traffico di droga tra la Sardegna e la Calabria, con l’interessamento anche della 'ndrangheta.

“Fesseria”, così è soprannominato Nonne, è uno dei banditi che partecipò alla sanguinosa rapina a Pula nel 2007, e lunedì non era né in casa a Fonni né nell’azienda agricola di Decimoputzu, quando i carabinieri sono andati a prelevarlo per portarlo nel carcere di Badu e Carros. Tutte le perquisizioni hanno dato «esito negativo». Sfuggito alle manette, svanito per ora nel nulla, quindi per le forze dell’ordine ufficialmente irreperibile e ricercato. Per gli inquirenti, “Fesseria” era abituale acquirente di grosse partite di coca per conto della ndrangheta, e nell’agosto di un anno fa, insieme a Salvatore Innocenti aveva pagato la droga con 475 mila euro in contanti.

Nonne è un nome di spicco nella criminalità barbaricina, da poco tornato in libertà dopo avere pagato un lungo conto con la giustizia: condannato in primo grado a 20 anni, pena ridotta in appello e confermata in Cassazione a 17 anni e 4 mesi, per la sanguinosa rapina di Pula del 9 ottobre 2007. Quel giorno, quattro rapinatori fecero irruzione nell'ufficio postale, ma i carabinieri erano nei dintorni. Era scoppiata una sparatoria terrificante. Durante il conflitto a fuoco tra carabinieri e banditi perse la vita un ostaggio, il panettiere Pietro Locci colpito dal fuoco dei militari e uno dei banditi, Salvatore Brau, ucciso da un colpo partito da un complice; Pasquale Congiu e Giuseppe Cadinu erano scappati sul furgone del panettiere, mentre Nonne si era arreso. Questa volta invece, il fonnese, ha deciso di darsi alla macchia.

Fabio Ledda

Francesco Pinna

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