Solarussa, il Comitato 1973 dona al paese un defibrillatore
È stato installato nella parte esterna dell’edificio della guardia medica, in memoria di Roberta Zedda, la dottoressa uccisa 21 anni faPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un regalo per tutta la comunità, per non dimenticare una tragedia che toccò profondamente il paese. A Solarussa il Comitato classe 1973 che lo scorso anno ha organizzato i festeggiamenti in onore San Gregorio Magno, ha voluto donare un defibrillatore. La strumentazione salva vita è stata installata nella parte esterna dell'edificio della guardia medica, in memoria di Roberta Zedda, la dottoressa uccisa 21 anni fa a soli 33 anni, durante il turno di guardia medica nell'ambulatorio del paese. Era il 3 luglio del 2003. Il defibrillatore è stato acquistato grazie alla raccolta fondi che il Comitato aveva organizzato lo scorso anno. Pochi giorni fa c'è stata una toccante cerimonia.
Per l'occasione erano presenti i soci del Comitato classe 1973 guidato dal presidente Andrea Piccu, il direttore generale dell'assessorato regionale alla sanità Luciano Oppo, il direttore generale dell'Asl di Oristano Angelo Maria Serusi, il consigliere regionale Antonio Solinas, il primo cittadino di Solarussa Mario Tendas, ma anche Antonello Zedda, fratello della dottoressa Roberta. Fu un omicidio che toccò profondamente tutta l'Isola, ma soprattutto il piccolo paese dell'Oristanese. Roberta era una giovane e promettente dottoressa, che sognava di lavorare in Africa per aiutare i più deboli. Dopo quella notte è diventata uno dei simboli della lotta giornaliera in Sardegna contro ogni forma di violenza sulle donne.