Da Santa Giusta a Istanbul passando per Ferrara e diventare “cittadino del mondo”. Il sogno di Simone Figus, 24 anni, è diventato uno stile di vita. E con una laurea in Scienze motorie già conquistata e la laurea magistrale ormai alle porte, arricchita da un intenso percorso di ricerca di dieci mesi all’Educational Research Department Isokinetic di Bologna, guarda al futuro con determinazione: tra studi, ricerche e viaggi, porta sempre nel cuore la sua Isola.

Partito subito dopo il diploma «ho scelto Ferrara perché mi sembrava una città su misura per me e infatti mi sono trovato benissimo». Con un perfetto tabellino di marcia si è laureato, poi mentre frequentava il corso di laurea magistrale ecco la nuova avventura con l’Erasmus: è stato l’unico studente dell’Università di Ferrara a ottenere la borsa di studio per la Turchia.

«Un paese straordinario – racconta - ho conosciuto una cultura e persone nuove, ho potuto migliorare ulteriormente il mio inglese e conoscere nel dettaglio un’intera nazione e la sua lingua». Un’esperienza di vita indimenticabile anche se, soprattutto all’inizio, non sono mancate le difficoltà. «In quei momenti, la mia forza è stata il legame con la mia terra – ricorda – Andavo a fare lunghe passeggiate sul lungomare di Istanbul e spesso prendevo il traghetto per attraversare lo stretto del Bosforo e il Corno d’Oro, un rifugio di benessere che riecheggiava il mio passato, immerso tra i mari della Sardegna e lo stagno di casa mia, facendomi sentire in totale armonia con le mie radici».

Quella laguna che ogni anno ospita la regata de Is Fassonis «a cui io partecipo sempre. Sarà perché mio nonno era pescatore e ha trionfato in innumerevoli regate in quello stagno che sento radicato in me e mi permette di trovare equilibrio e benessere ovunque io sia». Adesso Simone Figus continua i suoi studi, le ricerche (si appresta alle prime pubblicazioni scientifiche), con la possibilità di intraprendere un percorso di dottorato di ricerca in un altro paese europeo o addirittura in America. Cittadino del mondo ma con il cuore sempre a casa «dove torno appena ne ho la possibilità, magari per rivivere l’emozione di una regata nelle acque dello stagno»

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