Dopo il dispiacere e anche qualche lacrima per la morte di Donald Patrick Murray, attore statunitense e cittadino onorario del paese, da Simaxis parte un appello: il sindaco Giacomo Obinu chiede che ciò che  fece per i cittadini diventi oggetto di studio.

Più di sessanta anni fa l’attore aveva allestito un’azienda agricola destinata al reinserimento sociale attraverso il progetto Help. Assieme alla moglie Hope Lange e all'amico Belden Paulson comprò oltre cinquanta ettari di terreno per creare un’azienda agricola che potesse dare lavoro ai rifugiati politici, ma anche agli stessi abitanti. L'azienda ospitava gente che veniva da diversi Stati dell’Europa. «Tutta la nostra comunità non potrà e non dovrà dimenticare lo straordinario progetto Help - spiega il sindaco - grazie al quale i giovani rifugiati, principalmente spagnoli e jugoslavi, hanno trovato terreni coltivabili, bestiame e abitazioni dove iniziare una nuova vita. La maggior parte di loro hanno stretto amicizie e si sono sposati con ragazze del posto, inserendosi perfettamente nel tessuto sociale, formando famiglie che ancora oggi vivono nel territorio. Come amministrazione - va avanti - abbiamo già tentato di portare all’attenzione degli accademici l’importanza del progetto Help, ma ora che anche Don Murray ci ha lasciati, sentiamo l’esigenza di fare un appello pubblico a docenti o laureandi e dottorandi sardi: vorremmo che la storia dell’Azienda agricola Murray-Paulson diventasse oggetto di studio e interesse storico. Abbiamo la necessità, come paese, di conoscere i dettagli interni del progetto attraverso ricerche e studi scientifici e strutturati. I rifugiati sono purtroppo morti; fortunatamente le mogli, i figli, i nipoti, insieme a molti anziani del paese, possono raccontare la storia di una piccola comunità agropastorale che, nonostante le difficoltà del Dopoguerra, ha dimostrato una straordinaria capacità di accogliere e prendersi cura del prossimo». 

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