Alla Sartiglia 2025 mancano ancora quattro mesi, ma in città la complessa macchina organizzativa è già in moto. Nei giorni scorsi il prefetto, Salvatore Angieri, ha inviato a tutti gli organismi e alle istituzioni coinvolte nell’organizzazione della Giostra una circolare nella quale fornisce precise linee di indirizzo sui diversi modelli organizzativi previsti dal quadro normativo.

Vietato improvvisare, per garantire le più efficaci misure di sicurezza a tutela dell’incolumità pubblica. “Lo svolgimento di una manifestazione pubblica richiede la massima sinergia interistituzionale tra tutte le componenti interessate, da quelle statali a quelle espressione di poteri locali e territoriali”, ha osservato il rappresentante del governo, ponendo l’accento sulla necessità di un dialogo costruttivo per la buona riuscita degli eventi.

Nel calendario oristanese, la Sartiglia rappresenta l’evento clou, in grado di convogliare nelle vie della città migliaia di visitatori tra la domenica e il martedì del Carnevale. Presenze che richiederanno “uno sforzo congiunto per garantire la sicurezza nel rispetto delle tradizioni storico-culturali e fortemente identitarie delle nostre comunità”, ha ribadito il prefetto. Le stesse disposizioni saranno adottate per gli altri grandi eventi della provincia, come l’Ardia di Sedilo, sa Carrel’e Nanti di Santu Lussurgiu e su Marrulleri di Marrubiu.   

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