Tempo fa hanno pagato per essere padroni del terreno dove hanno costruito la loro abitazione, in realtà non lo sono mai stati. Ecco perché non possono vendere l’immobile.

A Santa Giusta diversi anni fa il Comune guidato dal sindaco Andrea Casu,  ha concesso di far costruire le case in diverse aree che però erano a uso civico. Un pasticcio vero e proprio che l’amministrazione sta tentando di risolvere da anni, ma senza risultato.

Le lamentele dei cittadini però si fanno sempre più forti. Nel 2021 l'amministrazione ha adottato il Piano di valorizzazione e recupero delle terre civiche, poi approvato dalla Regione. Era il primo atto per iniziare il trasferimento.

Per tre anni l’Ufficio tecnico, per la mole di lavoro da portare avanti, cosi hanno non è riuscito a mettere nero su bianco i vari trasferimenti. A quel punto, a febbraio del 2024, il Comune ha deciso di affidare l’incarico ad un tecnico esterno. Fa il punto l’assessore ai Lavori Pubblici Pierpaolo Erbì: «Stiamo procedendo. Il tecnico ha concluso il lavoro, ora gli uffici stanno predisponendo gli atti. Sulla tempistica preferisco non sbilanciarmi».

Gli ettari che l’amministrazione deve liberare dall’uso civico sono in tutto 314. Si trovano in via Grazia Deledda, in via Fermi, in via Giovanni XIII, in via Padre Pio, in località Is Melonis e nella zona artigianale Il trasferimento avverrà nei terreni che la Regione aveva concesso al Comune a una cifra simbolica.

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