Dalla cattedra al tribunale. Per Marisa Francescangeli, 58 anni, la maestra originaria di Nuoro che insegna musica, storia e geografia alle scuole elementari di San Vero Milis, sospesa a marzo scorso per venti giorni dall’Ufficio scolastico provinciale in seguito a diverse accuse avanzate da tre mamme della terza B, con anche la decurtazione di metà dello stipendio, tra tre giorni inizierà il processo davanti al giudice in seguito al ricorso da lei presentato per chiedere l’annullamento del provvedimento. La prima udienza è fissata per mercoledì 14 giugno alle 9,30. Da remoto però. Si collegheranno con il giudice dalla sede cagliaritana del sindacato Uil, da sempre in prima linea per difendere l’insegnante, i legali Domenico Naso e Elisabetta Mameli. Sarà in collegamento anche Maria Francescangeli: «Mai avrei pensato di dovermi difendere davanti a un giudice - commenta l’insegnante - Ma ciò che è stato fatto nei miei confronti è esagerato, è troppo».

La sospensione era arrivata dopo la protesta di tre mamme di San Vero Milis che non avevano gradito la recita di alcune preghiere in classe. Ma non solo. Nella relazione che il dirigente scolastico Alessandro Cortese inviò all’Usp, si legge che tre mamme durante un colloquio avvenuto a scuola avrebbero raccontato che la maestra oltre a far recitare in classe alcune preghiere e realizzare un piccolo rosario avrebbe fatto vedere l’immagine di polmoni rovinati dal fumo affermando che i genitori fumatori non amano i propri figli. Secondo sempre tre genitori la maestra avrebbe messo una sostanza particolare sulla fronte dei bambini. Fatti che secondo alcune mamme avrebbero causato disagi notevoli ai piccoli studenti. 

Nel ricorso però viene sottolineato che sulle accuse avanzate non ci sarebbe nessun tipo di rincontro da parte di docenti. Ora però sarà il giudice a esprimersi sulla correttezza del provvedimento inflitto alla docente.

Intanto fuori dalla scuola elementare di San Vero Milis è sparita la scritta che tempo fa era apparsa contro la maestra: “A pregai in cresia”. Marisa Francescangeli dal giorno in cui ha ripreso servizio a scuola, a metà aprile, non ha mai più lavorato da sola. È sempre affiancata da un altro insegnante. Situazione che i legali del sindacato faranno presente.

Non hanno invece avuto nessuna risposta gli altri venti genitori a favore della maestra che invece avevano inviato una lettera al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, al sottosegretario dello stesso ministero Paola Frassinetti e al direttore generale dell’Ufficio Scolastico della Regione Francesco Feliziani. 

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