Fiori, abbracci, lacrime ma non solo. Stanotte qualcuno ha voluto lasciare la firma nel muro perimetrale della scuola elementare di San Vero Milis, in via Umberto, dove stamattina Marisa Francescangeli, la maestra sospesa per venti giorni dall’Ufficio scolastico provinciale, ha ripreso il suo lavoro. “A pregai in cresia”, si legge sul muro. Tradotto: “A pregare in chiesa”. Un messaggio indirizzato chiaramente alla docente, originaria di Nuoro ma a San Vero da alcuni anni.  

Marisa Francescangeli infatti è stata allontanata dall'Istituto comprensivo per venti giorni in seguito ad alcune contestazioni avanzate da tre mamme della terza B alcuni mesi fa, tra cui anche la recita di due preghiere e la realizzazione di un rosario da indossare come braccialetto. Racconti che poi il dirigente Alessandro Cortese ha messo nero su bianco per inviare il tutto all'Usp. 

La stessa maestra questa mattina, dopo aver letto la frase sul muro della scuola, ha informato telefonicamente il primo cittadino di San Vero Milis, Luigi Tedeschi, dell'accaduto chiedendogli di far rimuovere quelle parole. L’insegnante stamattina è stata accolta con affetto non solo dai bambini e da tantissime mamme ma anche dai cittadini che in quel momento passavano in strada.

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