In dieci anni sono stati raccolti circa 15 mila euro. Grande generosità da parte dei fedeli di San Vero Milis. Il parroco Don Ignazio Serra ha voluto fare il bilancio di tutto ciò negli anni è stato realizzato all’interno della chiesa del paese e non solo grazie alle offerte dei cittadini. 

Per il dispositivo per la diffusione del suono del campanile della chiesa di Santa Sofia, con la riattivazione dei rintocchi delle ore e delle mezz'ore, sono stati spesi 3mila e 800 euro.

Per la realizzazione della porta, sempre nel campanile, sono stati raccolti e spesi 2mila e 450 euro. Quasi tremila euro sono serviti invece per eliminare il guano presente nel campanile.

Per la riattivazione della campana nella chiesa della borgata marina di Mandriola sono stati spesi invece 970 euro, per la nuova porta della casa catechistica 650 euro. Il restauro della porta esterna, sempre nello stesso immoblie, è costato 484 euro.

Quasi mille e settecento euro sono serviti per la pulizia del giardino della casa catechistica. Quasi mille e 400 euro per l'installazione di due porte nella chiesa del Carmine, sempre qui è stato restaurato il portoncino per un totale di quasi 500 euro. La messa in opera della madonna di Spagna è costata invece 850 euro. 

Il prossimo intervento in programma è l’abbellimento del giardino della chiesa del Carmine.

«I fedeli hanno un grande cuore - racconta don Ignazio Serra - Grazie a tutte queste offerte siamo riusciti a rendere fruibile il campanile. Per noi è un orgoglio. Su prenotazione chi vorrà potrà visitarlo, sono stati già installati i cartelli che raccontano l’opera. Si tratta del più alto della diocesi arborense, con i suoi 40 metri di altezza e 154 gradini. Sarà possibile ammirare un panorama unico sino al Grighine, al Monte Arci e al Montiferru». 

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