Più attenzione per lo stagno di Sal'e Porcus, nel territorio di San Vero Milis.

Chi chiede la tutela di uno delle zone umide più importanti di tutto il territorio nazionale è l'associazione ecologista Gruppo d'Intervento Giuridico.

Gli ambientalisti chiedono alla Regione e al Comune di San Vero Milis di modificare il piano di gestione adottato nel 2015 dagli amministratori sanveresi.

Le richieste, prima dell'approvazione definitiva, sono tante. La prima è l'eliminazione della previsione della realizzazione di isolotti artificiali. Secondo Stefano Deliperi, responsabile del Gruppo di intervento, "esistono già 3 isolotti naturali, sede di nidificazione di specie avifaunistiche, mentre ulteriori isolotti di natura artificiale incrementerebbero i posatoi per i cormorani".

Altra richiesta: l'eliminazione della riconfigurazione del collegamento storico tra lo stagno di Is Benas e quello di Sale'e Porcus, "perché non corrispondente allo stato di fatto - continua Deliperi - visto che il livello del mare e della superficie dell'acqua nello stagno di Is Benas è più basso di circa un metro rispetto al fondo di Sal'e Porcus. Con il ripristino del collegamento oggi interrotto dalla strada provinciale 10 l'acqua defluirebbe da Sal'e Porcus verso Is Benas, determinando prolungamenti delle secche estive".

Infine viene richiesto l'ampliamento dell'area interdetta alla caccia, che, attualmente, può essere effettuata lungo le sponde della zona umida.
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