Nelle indagini sull’incidente costato la vita a Piero Ghiaccio, c’è un nuovo elemento che potrebbe segnare la svolta: è stata individuata l’auto fantasma che avrebbe travolto l’ex finanziere e vicesindaco di Scano Montiferro sulla Provinciale per Putzu Idu.

Si tratta di una Giulietta Alfa Romeo su cui gli investigatori si stanno concentrando per cercare di risalire al conducente.

La dinamica dell’incidente avvenuto nella notte fra l’8 e il 9 giugno da subito era apparsa poco chiara ai carabinieri. Nell’immediatezza dell’impatto era emerso che un’auto avrebbe sfiorato il vicesindaco, rimasto in panne sulla Provinciale 10 con la sua Harley Davidson senza carburante. E proprio mentre cercava di spostare la moto sul ciglio della strada, in attesa di un nipote che gli avrebbe dovuto portare la benzina, Ghiaccio è stato travolto da un altro veicolo: il conducente ha proseguito la sua marcia, senza fermarsi a prestare i soccorsi. Infine una terza macchina sarebbe finita sulla moto.

La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio stradale, due auto (un’Audi e una Cupra) sono state messe sotto sequestro mentre sul registro degli indagati sono finiti i due conducenti, una 52enne di Solarussa, e un 27enne di Bauladu.

Un atto dovuto, necessario per poter effettuare una serie di accertamenti irripetibili e a tutela delle persone coinvolte. Già dai primi rilievi è emerso che sui due veicoli sotto sequestro non ci sarebbero tracce biologiche né danni tali da far pensare a un impatto così violento come quello che non ha lasciato scampo all’ex finanziere. Al vaglio degli investigatori i filmati delle telecamere dei paesi della zona e dei sistemi di videosorveglianza privati, oltre ad elementi raccolti sulla Provinciale che hanno consentito di individuare l’auto fantasma.

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