Si parla tanto di unire le comunità, condannando il campanilismo e poi la politica si divide sui Distretti rurali. 

Il primo nato è il “Giudicato di Arborea” e vede coinvolti 22 Comuni che fanno capo alle Unioni dei Fenici, di Parte e Montis della Marmilla e dei Comuni della Bassa valle del Tirso.

Il secondo, presentato ufficialmente oggi, è il  “Distretto rurale della Sardegna centro occidentale”, decisamente più rappresentativo, visto che vede uniti i 4 Gal, 9 Unioni, 88 Comuni, 477 imprese, le Camera di Commercio di Cagliari-Oristano e le università di Cagliari e Sassari. 

“Non ho mai promosso le divisioni - osserva Andrea Santucciu sindaco di Marrubiu - ho sposato un progetto che mi sembra valido per il territorio, l’altro è arrivato dopo. Abbiamo deliberato l’avvio del Distretto nella scorsa primavera con l’Unione dei Comuni dei Fenici, con l’obiettivo di organizzare il territorio e coinvolgere attivamente tutte le realtà produttive per valorizzare le risorse delle nostre comunità. A questo punto auspico di poter realizzare un Distretto unitario”. 

A presentare l’altro Distretto è stato il sindaco di Sorradile Pietro Arca e attuale presidente del Gal Barigadu-Guilcer.  “Più realtà con una visione aperta e condivisa - dice Pietro Arca - accompagneremo piccole e medie imprese in ampi mercati coinvolgendo anche l’università di Oristano, promuovendo un sistema produttivo differenziato che rilanci lo sviluppo sostenibile, partendo dalle infrastrutture come il porto e  l’aeroporto. Sulla nascita dell'altro Distretto spero che ci ripensino”. 

Anche il presidente del Gal Sinis e presidente di Flag pescando Sardegna auspica un solo Distretto rurale: “Mi sono ripromesso di avviare un dialogo con alcuni dei Sindaci che hanno promosso il distretto Eleonora d’Arborea - dice  Sandro Murana -  credo sia più conveniente fare un percorso unitario dove mettiamo assieme tutto un territorio. Di quei 22 Comuni che hanno aderito, alcuni si sono già sfilati, ma non voglio metterla sulla competitività. Stiamo preparando una proposta di partecipare a pieno titolo e pari  dignità per dare a tutti lo spazio giusto e lo stesso rilievo”.

© Riproduzione riservata