Poco importa se al posto dei cavalli ci saranno quelli realizzati con le canne: l’importante è correre veloce e magari prendere anche la stella, accompagnati dal rullo dei tamburi e dagli applausi del pubblico. Domani pomeriggio, nel quartiere di Su Brugu di Oristano, andrà in scena un'altra edizione della “Sartill’e canna”, una festa di Carnevale iniziata negli anni ‘70 e mai interrotta  grazie all’associazione per la tutela e l’incremento dei cavallini di canna, vera anima della manifestazione.

Saranno tre ore di spettacolo, un gioco che ripropone la Sartiglia degli adulti e al quale ogni anno partecipano tantissimi bambini provenienti da ogni parte della provincia. L’appuntamento è alle 14, nel piazzale dietro la chiesa. Qui avverrà la vestizione del mini capo corsa: indosserà un cilindro come un vero componidori  Mattia Onida, 9 anni. Il suo nome è stato estratto a sorte due domeniche fa dopo la messa, come vuole la tradizione, da don Alessandro Floris. Il piccolo Mattia sarà scortato da su segundu Giorgia Putzolu e da su terzo Perla Ruggero.

Una volta terminato il rito della vestizione inizierà alla corsa alla stella sino all’imbrunire, in un'atmosfera magica e divertente dove tutto è in miniatura. Nel salone parrocchiale trasformato in una vera e propria “scuderia” sono stati realizzati circa mille destrieri di giunco.

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