Oppo, a Parigi sventolano le bandiere dei Quattro Mori. E Oristano aspetta il suo campione
Presente la famiglia, gli amici e lo storico allenatore Antonio Marras(foto Pinna)
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Dagli spalti arriva un tifo da stadio. Urla disumane e bandiere dei Quattro Mori che sventolano veloci: chi si fa sentire è la famiglia di Stefano Oppo che esulta per la medaglia d’argento vinta dal canottiere oristanese che ha gareggiato ieri a Vaires-sur-Marne, nella finale del doppio pesi leggeri insieme al compagno di equipaggio Gabriel Soares. Una festa incredibile, tanta gioia e una valanga di emozioni.
«Sono contento, la vittoria di Stefano è anche mia - racconta Matteo Oppo, il fratello di Stefano subito dopo la vittoria - Lui ha seguito le mie orme quando era più piccolo, io mi sono tirato indietro mentre lui ha continuato arrivando alle Olimpiadi con questi straordinari risultati. Che meraviglia». Papà Luigi: «Questo è il risultato di tanti anni di lavoro». Mamma Adriana: «Un altro sogno si è avverato. Stefano ci ha fatto un regalo enorme».
Oggi a Parigi ha esultato anche Antonio Marras, il primo allenatore di Stefano Oppo: «Vedere il “mio” bambino vincere è stata una grande emozione. Ricordo ancora quando aveva nove anni e ascoltava i miei consigli. È stato super, per me è una soddisfazione enorme».
Ma la festa non finisce. Stefano è atteso da tutti gli oristanesi. Ma anche dai dirigenti e gli atleti del Circolo nautico di Oristano guidato dal presidente Gian Marco Patta, dove Stefano Oppo ha fatto le sue prime vogate. E dove si allena quando è in Sardegna. Ammirato dai piccoli atleti che un giorno sperano di partecipare alle Olimpiadi. Come il loro idolo.