Dopo i due casi di legionella registrati nei giorni scorsi in Sardegna, con una donna, la 66enne Paola Piga, morta al Policlinico di Monserrato, e l’amica 77enne di Quartu ricoverata in gravi condizioni al Santissima Trinità di Cagliari, la Asl ha annunciato di avere chiuso da oggi l’Hostel Rodia di Oristano, ad eccezione dell’attività di ristorazione.

IL COLLEGAMENTO – L’unico collegamento accertato per ora tra le due donne è infatti la loro presenza all’incontro della comunità neocatecumenale che si è svolto dal 2 al 5 novembre proprio nella struttura di Oristano. Un ritiro spirituale, fatto di riunioni ed esperienze di convivenza, senza uscite dalla struttura.

La disposizione della Asl 5 di Oristano è avvenuta con ordinanza della dottoressa Maria Valentina Marras, direttore del Dipartimento di Igiene e Prevenzione.

La struttura è stata chiusa in via precauzionale in attesa dell’esito sulle analisi dei campioni dei prelievi effettuati ieri dai tecnici specializzati del Dipartimento di Igiene e Prevenzione della Asl oristanese nelle camere e nel serbatoio di accumulo delle acque. I risultati delle analisi si conosceranno non prima di una quindicina di giorni.

I FATTI – Come emerso finora, al ritiro spirituale neocatecumenale di inizio novembre all’hotel Rodia di Oristano c’erano in tutto circa trenta persone della comunità del Poetto. E Paola Piga una volta rientrata a casa, dopo pochi giorni, si è sentita male. Problemi respiratori fino al ricovero in ospedale. Mercoledì scorso è arrivato il riscontro della positività alla legionella. Il giorno dopo la morte.

I familiari e la comunità neocatecumenale hanno verificato se altre persone avessero dei sintomi simili. E si è arrivati all’amica quartese, ricoverata al Santissima Trinità per una grave polmonite. Il test ha permesso di accertare anche per lei la positività alla legionella.

(Unioneonline/v.l.)

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