La comunità di Fordongianus ha ospitato oggi l’ultima tappa dei diciotto “cammini” attraverso il vasto territorio del Guilcier e Barigadu, che si conclude con un bilancio lusinghiero.

L’iniziativa ha visto la partecipazione circa mille pellegrini partecipanti, 105 km percorsi e 20 paesi coinvolti, promossa dall’ufficio diocesano  della pastorale del turismo e del tempo libero diretto da don Ignazio Serra. «Una esperienza e un consuntivo positivo del quale rimarrà anche una traccia, considerato che stiamo  lavorando  alla realizzazione di un opuscolo che sintetizzi tutte le tappe, mentre una ceramica – che ricorderà i cammini – verrà collocata nei Comuni con la collaborazione di amministrazioni e parroci. I “cammini dello spirito” intorno ai centri del lago Omodeo, hanno consentito di visitare luoghi di culto, novenari campestri, ma anche tutto l’immenso patrimonio storico e naturalistico, in diversi casi poco conosciuto. Apprezzamento per aver promosso una tappa nelle loro comunità è stato espresso dai tanti sindaci ed amministratori che spesso, oltre a garantire una bella accoglienza alle comitive, hanno svolto il ruolo di cicerone. 

Secondo il sindaco di Neoneli Salvatore Cau questa è «una forma di turismo e conoscenza de nostri paesi diversa, da valorizzare. È fondamentale  che da queste esperienze nasca un sistema che porti più persone a muoversi anche da sole o in piccoli gruppi, che poi usufruiscano dei servizi offerti nei comuni». Soddisfatto anche il sindaco di Sedilo Salvatore Pes, da dove era partita la prima tappa nello scorso mese di ottobre: «Sono esperienze di turismo lento da condividere e supportare. In quest’ottica, firmeremo a breve in Regione la nostra partecipazione ai cammini di “Santu Jacu”. E intanto si guarda già al futuro», sottolinea il primo cittadino.

«In primavera – anticipa don Ignazio – saranno proposti itinerari da 25 km, che rappresentano, idealmente, le tappe  che percorrono i pellegrini che effettuano il cammino di Santiago di Compostela». In questo modo si concretizzerebbe il progetto che, quando era stato ideato, sembrava ambizioso. Ma che ora sta diventando realtà. «I dati  sorprendenti  e la ottima presenza  alle iniziative proposte – continua don Serra – ci fanno capire che siamo davvero sulla strada giusta. Dopo  Pasqua avremo  2 o 3 cammini da 25 km, una giornata tipo di Santiago, con la partecipazione di alcuni che hanno già compiuto il cammino spagnolo e con esperti. Questo, al fine di proporre gli itinerari del Guilcier e del Barigadu come una sorta di test di una settimana, che le persone potranno fare prima di cimentarsi con gli 800 chilometri del cammino di Santiago. «Presto – conclude il sacredote – verranno testati i cammini di Abbasanta, Fordongianus, Paulilatino e Villanova Truschedu».

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