Poste Italiane sta regolarmente pagando le fatture ma l'impresa appaltatrice delle pulizie non corrisponde gli stipendi ai propri dipendenti.

I lavoratori hanno avviato lo stato di agitazione e annunciano uno sciopero a età mese.

La segreteria territoriale della Fisascat Cisl di Oristano, ha ora chiesto, in nome e per conto dei lavoratori occupati nell'appalto del servizio di pulizie degli uffici di Poste Italiane in provincia di Oristano, che il Prefetto convochi le parti interessate.

"A oggi infatti non risultano ancora pagate le competenze di aprile 2019 e l'azienda non è in grado di comunicarci una data utile per i pagamenti, anche se Poste Italiane Spa sta regolarmente liquidando le fatture dei lavori eseguiti - spiega il segretario territoriale Fisascat Giovanni Battista Cirilli - attraverso i dirigenti della Manital Spa abbiamo saputo che l'azienda che ha oltre 5mila dipendenti, starebbe facendo fronte ad altri impegni, invece di pagare gli emolumenti del personale dell'appalto di Oristano".

Per la Cisl è evidente che i lavoratori non possano subire oltre le mancanze di un'azienda leader in Italia nel settore della pulizia industriale e ritiene la stazione appaltante corresponsabile di questa situazione.

Il sindacato ha confermato che rimane lo stato di agitazione e ha annunciato per il 16 giugno uno sciopero dei dipendenti. I lavoratori garantiranno solo i servizi minimi.

"Ad oggi, inoltre - aggiunge Giovanni Battista Cirilli - tutti i dipendenti non hanno ricevuto dal mese di marzo 2019 alcun rimborso e sono costretti ad anticipare sia le spese per il carburante che i loro mezzi di trasporto. Praticamente si sono fatti carico fino ad ora degli oneri competenti all'azienda, per permettere la regolare conduzione dell'appalto. Attualmente percepiscono 6,95 euro lordi all'ora".
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